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mercoledì 14 febbraio 2024

Liberiamo Ilaria Salis

 

By Gianluca Costantini


LIBERIAMO ILARIA SALIS
Gianluca Costantini


Benvenuta in Ungheria
Fogliazza





#Europa #Ungheria #Italia #governo #dirittiumani 
#IlariaSalis deve tornare in Italia.
Mauro Biani





don't look back in Hungary, I heard you say

#IlariaSalis
Fabio Magnasciutti




IL BLOG DI UBER: E LA CHIAMANO EUROPA ... https://gianfrancouberblog.blogspot.com/2024/01/e-la-chiamano-europa.html?spref=tw #ILARIASALIS #orban #GIUSTIZIA #Europa




Sotto chiave
Gio
www.caricaturegio.altervista.it



Gianni Allegra



Ellekappa




Giannelli




di Mario Natangelo




by Altan



Ilaria Salis in catene e guinzaglio…
 🔴 Vauro 
#30gennaio #IlariaSalis #Lollobrigida



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“LIBERIAMO ILARIA”

Nasce il Comitato Ilaria Salis, costituito da parenti e amici dell’attivista milanese ingiustamente incarcerata a Budapest

Mercoledì 10 gennaio conferenza stampa al Senato


Nasce il comitato Ilaria Salis, la trentanovenne maestra elementare milanese ingiustamente incarcerata a Budapest dallo scorso febbraio. Ilaria Salis è da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza a Budapest, in Ungheria, perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti in occasione del cosiddetto “giorno dell’onore”.

L’obiettivo del Comitato, costituito da un gruppo di parenti e amici della Salis, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle attuali condizioni di Ilaria e di riportarla a casa nel più breve tempo possibile.


La donna dichiara la sua innocenza e di aver solo manifestato contro una commemorazione proibita dal governo ungherese che ogni anno riunisce centinaia di sostenitori di Hitler. Ilaria in una lettera spedita a ottobre racconta di essere detenuta in condizione disumane. In occasione delle udienze viene tenuta al guinzaglio da un poliziotto e trascinata con mani e piedi legati da una catena. Le condizioni igieniche poi sono inaccettabili: Ilaria per più di un mese dopo l’arresto ha dovuto indossare gli stessi vestiti e la stessa biancheria. Non le è stato nemmeno permesso di assumere i farmaci per l’allergia scatenata dalle cimici presenti nella cella.


La Salis rischia sedici anni di carcere a fronte dell’accusa di aver fatto parte di un gruppo di sconosciuti che lo scorso 11 febbraio ha provocato a due uomini lesioni guarite in cinque-otto giorni. Una sproporzione inaccettabile. Ilaria fra l’altro non fa parte di Hammerbande, il gruppo tedesco che promuove assalti contro i fascisti. Per ben quattro volte i legali della Salis hanno presentato domanda per la concessione degli arresti domiciliari in Italia, sempre respinta per “rischio di fuga”.


Il padre di Ilaria, Roberto, ha scritto due volte alla premier Giorgia Meloni, al Guardasigilli, al Ministro degli Esteri, ai presidenti di Senato e Camera per richiedere un intervento dello Stato italiano ma non ha mai avuto risposta. Il Comitato ha già ricevuto il sostegno della Senatrice Ilaria Cucchi, che ha preparato una interrogazione in merito e che prenderà parte alla conferenza stampa del 10 gennaio presso il Senato. Altri parlamentari sono intervenuti con interrogazioni e comunicati.


L’illustrazione è a cura di Gianluca Costantini

Portavoce del Comitato Gianluca Tizi: +39-327-3754558


domenica 13 settembre 2015

Lo sgomento ungherese



THE DISMAY Gianfranco Uber
I confess that the kick of the Hungarian photojournalist has caused me dismay. An act so stupid as to even make credible his repentance. Now Petra Lazlo could continue to inform us about the fate of the man and her child.
11 Sep 2015
[Lo sgomento
A me lo sgambetto della fotoreporter ungherese ha causato un grande sgomento.
Un atto talmente stupido da rendere persino credibile il suo pentimento.
Ora Petra Lazlo potrebbe occuparsi della sorte di quell'uomo in fuga e del suo bambino.]


Tripping Refugee  Mike Flugennock
The really sad thing about that Hungarian camerawoman's action is that it pretty much encapsulates the current attitude of EU member governments.
10 Sep 2015


HUNGARIAN JOURNALISM    Marian Kamensky
HUNGARIAN JOURNALISM
09 Sep 2015

Hungarian camerawoman and the migrants
BY OSMANI SIMANCA, BRAZIL, WWW.CAGLECARTOONS.COM  -  9/10/2015 1


La notizia:

Il gesto dello sgambetto, ha fatto il giro del mondo: la videoreporter Petra László - della tv ungherese N1TV legata al partito di estrema destra Jobbik - che fa lo sgambetto ad un migrante con il figlio in braccio mentre tenta di scappare dalla polizia nei pressi del villaggio di Roszke in Ungheria, non smette di far discutere. E l’operatrice licenziata dall’emittente per cui lavorava e inseguita da una inchiesta penale della procura della città ungherese di Szeged, tenta - dalle pagine del Guardian - una estrema difesa: «Non sono una razzista senza scrupoli - dice László - Sono andata nel panico quando il cordone della polizia è saltato e le persone hanno cominciato a correre». fonte


Kountoris