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sabato 6 ottobre 2012

The Beatles' Love Me Do Hits 50

5 ottobre 2012, tutto il mondo festeggia i 50 anni del primo disco dei mitici The Beatles,
 "Love Me Do".

Fany Blog li ricorda con i fantastici disegni di Roberto Grassilli
tratti dal libro "Beatles: tutti i testi (1962-1970)", a cura di Donatella Franzoni e Antonio Taormina, con sei tavole originali di Roberto Grassilli, ed. Arcana, 1992.

Il disegno: "TAV.4 / Cipolle Trasparenti"

 Roberto Grassilli scrive sul suo blog:

242 CANZONI DEI BEATLES E 6 DISEGNI MIEI.
Davide Sapienza mi cerca per una bella cosa: la casa editrice rockettara Arcana, all'interno della sua collana diretta da Riccardo Bertoncelli, vuole rieditare tutti i testi dei Beatles ma con una nuova traduzione "a fronte" in italiano, sia perchè sarebbe ora di correggere un po' di strafalcioni trentennali, sia
perchè ha la possibilità di valersi del lavoro certosino e appassionato di Antonio Taormina e Donatella Franzoni, anch'essi beatlesiani, bolognesi, amici, (ecc...) ma soprattutto capaci di portare le trascrizioni dei testi dei Fab Four nella nostra lingua in un ambito di seria esegesi. Ho spesso in testa le suggestioni che mi suscitarono le pagine di un classico della Letteratura Scarafaggia, quel libriccino curato da Alan Aldridge e tradotto da Umberto Santucci per gli Oscar Mondadori: "Il Libro delle Canzoni dei Beatles", prima edizione 1969 (la mia era del '74). Le 62 illustarazioni presenti nell'edizione italiana (Aldridge, Topor, Art Kane, Folon, Erté ecc...), ebbero un forte impatto sui miei dodici anni, e questa è l'occasione per rimettere su carta un pò delle emozioni ricevute. Per far festa alla grande, alla Arcana hanno intenzione di stampare due tomi distinti: uno tipo classico "manuale", l'altro più ricco e celebrativo, grosso, pesante, rilegato tutto di nero. Fa quasi soggezione, e dietro la cover rigida contiene addirittura un pop-up del Sottomarino Giallo. E' per il secondo prodotto che mi convocano a Milano, dove vado con questa proposta: sei tavole decorative, full-color, con sei momenti della parabola artistico-morfologica di John, Paul, George e Ringo, attraverso gli otto anni della loro "esistenza discografica" in quanto Beatles.
A Riccardo piacciono, Davidone mi dà il suo appoggio incondizionato di sempre. I disegni vengono inseriti nel tomo qua e là, in corrispondenza cronologica coi testi dei Nostri. Il libro ha una buona diffusione come strenna natalizia '92, Le tavole le vedete qua sotto, si possono spedire anche come cartoline di Clarence. Per il lancio del libro vennero coinvolti anche Phil Anka e Bob Rodiatoce dei Mistoterital, ma questa vicenda casomai la troverete nel sito stanziato da LMT. — 

tav.1: Alla Conquista della Grande Città


TAV.2 / "1964: Beatlemania"


TAV.3 / Drive My Car

TAV.5 / Il Sentiero dei Cuori Solitari

TAV.6 / ...and in the end...


Il testo di Love Me Do...

la copertina...



il video...


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Puoi leggere anche:


World celebrates birth of the Beatles 50 years after release of Love Me Do (The Guardian)
Love Me Do: the Beatles' first hit is 50 (The Guardian)
Beatles 50 years on: How Love Me Do inspired a generation - video (BBC News)
Beatles Anniversary: How much for Love Me Do? (Telegraph TV)


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PS= Bellissimo l'augurio di Roberto Grassilli nei commenti :" Grazie per la tua beatle-attenzione ;) Campi di fragole per sempre!"


Campi di fragole per sempre
Lasciati portare, sto andando nei campi di fragole
Niente è reale e non c’è nulla per cui stare in ansia
Campi di fragole per sempre


È facile vivere con gli occhi chiusi
senza capire ciò che si vede
Diventa difficile essere qualcuno
ma poi tutto si risolve
e non mi preoccupo più di tanto


Lasciati portare, sto andando nei campi di fragole
Niente è reale e non c’è nulla per cui stare in ansia
Campi di fragole per sempre


Penso che non ci sia nessuno sul mio albero
voglio dire, deve essere alto o basso
cioè, lo sai, tu non puoi metterti in sintonia
ma è tutto a posto
cioè, penso che non vada troppo male


Lasciati portare, sto andando nei campi di fragole
Niente è reale e non c’è nulla per cui stare in ansia
Campi di fragole per sempre


Sempre, no, a volte, penso di essere io
ma tu sai che io so quando sto sognando
Voglio dire un “no”, penso un “sì”
ma è tutto sbagliato
cioè, penso di non essere d’accordo


Lasciati portare, sto andando nei campi di fragole
Niente è reale e non c’è nulla per cui stare in ansia
Campi di fragole per sempre
Campi di fragole per sempre


I campi di fragole sono l’immagine a cui dobbiamo ricorrere quando determinate circostanze ci angosciano. Situazioni che non ci appartengono, comportamenti a noi sgraditi, non sono reali, non possono determinarci. Reale è ciò che desideriamo, che siamo o vorremmo essere, anche se a volte le condizioni ce lo fanno dimenticare. (Diventa difficile essere qualcuno). Solo noi sul nostro albero, con la parte intima, senza ansie nei campi di fragole. Qui si perdono le coordinate, dell’alto e del basso e le certezze, ma la sensazione è di stare bene (ma è tutto a posto, cioè, penso che non vada troppo male). Non tutti arriviamo a questo stato, a toccare noi stessi, perché è più facile vivere con gli occhi chiusi senza capire ciò che si vede. Lasciamoci trasportare verso ciò che siamo veramente, campi di fragole per sempre.
La traduzione è di Vincenzo Del Core e di Catia Manna



Strawberry Fields Forever fu scritta da Lennon nel 1966 e pubblicata all’inizio dell’anno successivo. Doveva essere inserita nell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, ma uscì solo come singolo insieme a Penny Lane di McCartney. I critici lo considerano il miglior 45 giri della storia, ma, incredibilmente, in Inghilterra non arrivò mai al primo posto. Tra modifiche e arrangiamento, particolarmente complesso, ci volle circa un mese per completarla. L’atmosfera onirica creata dalla ricercata costruzione musicale, testimonianza della capacità del quartetto di utilizzare tutte le potenzialità della sala di registrazione, si adatta benissimo al testo, uno dei vertici lirici di Lennon. Come Penny Lane, che è una strada di Liverpool, anche Strawberry Field è un posto reale. Si trattava, per la precisione, di un orfanotrofio vicino alla casa d’infanzia di Lennon. Strawberry Field è diventata un’immagine.
(fonte )