Visualizzazione post con etichetta Sciammarella. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sciammarella. Mostra tutti i post

lunedì 31 luglio 2023

Sinéad O'Connor

 

Sinéad O'Connor, boceto...

Omar Zevallos


Bigmouth strikes again 

magistrale epitaffio di Morrissey per Sinead O'Connor, atto d'accusa verso coloro che ti emarginano da vivo perché "non ti adegui" e poi ti elogiano da morto. Morrissey si conferma un grande. Uno che non conosce ipocrisie

"È stata abbandonata dalla sua etichetta dopo aver venduto 7 milioni di album. Ha perso la testa, sì, ma non è mai stata poco interessante, mai. Non aveva fatto niente di male. Aveva un’orgogliosa vulnerabilità… e c’è un certo odio da parte dell’industria musicale per i cantanti che non si “adattano” (questo lo so fin troppo bene), e non vengono mai elogiati fino a quando arriva la morte – quando, alla fine, non possono rispondere. La stampa etichetterà gli artisti come appestati a causa di ciò che nascondono e hanno chiamato Sinead triste, grassa, pazza…oh ma non oggi! Gli amministratori delegati che avevano sfoggiato il loro sorriso più affascinante quando l’hanno rifiutata ora stanno facendo la fila per chiamarla “icona femminista”, e chiunque nell’ambiente musicale su Twitter si sta facendo sentire…quando sei stato TU a convincere Sinead ad arrendersi … perché ha rifiutato di essere etichettata ed è stata degradata, come sono sempre degradati quei pochi che muovono il mondo. Alla fine, la O’Connor è caduta vittima della stessa sorte di Judy Garland, Whitney Houston, Amy Winehouse, Marilyn Monroe e Billie Holiday. 

giovedì 19 gennaio 2023

Gina Lollobrigida (1927 - 2023)

Il mio ritratto di Gina Lollobrigida per The Independent domenica, nel 2013. Una vera diva è morta due giorni fa. Riposa in pace.
André Carrilho


R.I.P. Gina Lollobrigida. #GinaLollobrigida

Bill Sienkiewicz

@sinKEVitch


Lollobrigida
GIO /Mariagrazia Quaranta





Il 16 gennaio 2023 resterà una data importante nella storia del costume italiano, per due notizie:

1) - l'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro;

2) - la morte della bellissima Gina Lollobrigida.

Ciao Gina!

Carrera Arcangelo






Sciammarella

https://elpais.com/opinion/2023-01-18/sciammarella.html


L’indimenticabile “bersagliera” di “Pane, amore e Fantasia” del 1953. È con la copertina del Calendario Storico del 2002, dedicata al film che l’ha resa iconica, che oggi salutiamo #GinaLollobrigida 
Arma dei Carabinieri



Gina Lollobrigida

By Paolo Calleri
https://www.toonpool.com/cartoons/Lollobrigida_4187



blue monday

#GinaLollobrigida

Fabio Magnasciutti


Il mio omaggio alla grandissima Lollobrigida. "Ciao Lollo!" 

By ©️Chenzo, www.chenzoart.it #lollobrigida #ginalollobrigida #Bersagliera #cinemaitaliano #RIP #ritratto #vignetta


Addio Lollo!

Il cinema italiano e mondiale è in lutto, di fronte alla scomparsa di un'attrice indimenticabile che ha segnato la memoria di milioni di spettatori: la grande Gina Lollobrigida, la bellissima interprete italiana che nel cinema si innamorò del suo sguardo e della sua potenza ipnotica e interpretativa, la settima arte, che da oggi la porterà nell'Olimpo delle stelle che non muoiono mai.

Lollobrigida è stata considerata una delle grandi attrici italiane, dai suoi esordi nel 1946 in Aquila nera di Riccardo Freda al lavoro con alcuni dei registi più prestigiosi, come Pietro Germi, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, John Huston o Mario Soldati.

Instancabile com'era e dal carattere forte, l'artista si era addirittura candidata alle elezioni politiche del 25 settembre per la lista "Italia sovrana e popolare" con il Pci. Ha finito per allontanarsi dalla celluloide, lavorando anche come fotografa e scultrice.

Diverse autorità del mondo politico e culturale italiano l'hanno salutata questo lunedì, ricordandola come una vera protagonista nella storia di "mezzo secolo di cinema".

L'attrice 88enne Sophia Loren, un'altra delle grandi icone italiane, si è detta "profondamente addolorata e rattristata", in un'intervista dopo la morte di Lollobrigida con cui è stata tradizionalmente paragonata per tutta la sua carriera.

Da parte sua il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha scritto: "Addio a una diva del grande schermo, protagonista di oltre mezzo secolo di storia del cinema italiano. Il suo fascino resterà eterno".

La diva di "mezzo secolo di cinema"

Nasce nel comune di Subiaco il 4 luglio 1927 da una famiglia benestante che perde tutto nella seconda guerra mondiale, a soli 20 anni si trasferisce a Roma dove inizia gli studi di Belle Arti in un' incipiente carriera artistica dove poco a poco debutta a Cinecittà dopo aver vinto diversi concorsi di bellezza.

Come spiega nella sua biografia, era la "privilegiata" in una famiglia di "profughi" che vivevano male in una stanza squallida e mangiavano "quel poco che riuscivano a racimolare".

La fama di "Lollo" raggiunse vette inaspettate, quando recitò in film come La Romana e Salomone e la regina di Saba, girati nel 1959 in Spagna, in cui lavorava al fianco di Tyrone Power che morì durante le riprese.

Prima, Lollobrigida aveva tentato la fortuna a Hollywood per mano del milionario Howard Hughes, che la chiamò per firmare un contratto che Lollobrigida avrebbe rotto (aveva scoperto che l'avrebbero rinchiusa in una gabbia dorata), rinunciando a un possibile carriera di grande successo. ma il suo ritorno a Roma fu trionfante e ben presto divenne un'icona dell'italianità intesa come glamour e una delle attrici più apprezzate nel cinema del suo paese degli anni Cinquanta, per molte più di Sophia Loren, Lucía Bosé, Silvana Pampanini e Gianna Maria Canale. Come attrice, ottenne 33 premi, tra cui sette premi David di Donatello, un Golden Globe, sette premi Bambi, un premio del Festival internazionale del cinema di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Apprezzata all'estero, applaudita in Italia, Lollobrigida diventa protagonista di numerose produzioni internazionali: Fan Fan La Tulipe (1952) con Gérard Philippe; Il trucco del diavolo (1954), di John Huston, accanto a Humphrey Bogart (il quale dichiarò che, rispetto a Lollobrigida, Marilyn Monroe somigliava a Shirley Temple), La donna più bella del mondo ('54), di Robert Z. Leonard, Il Il gobbo di Notre Dame ('56) di Jean Delannoy, La legge (1959) di Jules Dassin e Salomone e la regina di Saba ('59) di King Vidor.

Senza dimenticare il cinema italiano, dove torna nel ruolo della "bersagliera" in Pane amore e gelosia ('54), sempre della Comencini e soprattutto in La romana (sempre 1954) dove ritrova Luigi Zampa che la dirige nel complesso e drammatico creato da Alberto Moravia, una scelta certamente controcorrente, anche azzardata rispetto al gusto del pubblico, ma che l'attrice rivendicava con orgoglio, dimostrando le sue capacità drammatiche e un'ambizione artistica non certo diffusa all'epoca. Il 16 agosto 1954 la rivista Time gli dedica la copertina.

Oggi, caricaturisti di tutto il mondo si uniscono al suo meritato tributo globale e gli dedicano diverse caricature personali.

Addio Lollo!


16 agosto 1954 copertina Time dedicata a Gina Lollobrigida



Sopra il saluto degli artisti all'indimenticabile Lollo, sotto le caricature di un grande maestro americano 
Al Hirschfeld, apparse sul New York Times negli anni 50 e il trailer di La donna più bella del mondo.

Hirschfeld ha detto che il suo contributo è stato quello di prendere il personaggio, creato dal drammaturgo e interpretato dall'attore, e reinventarlo per il lettore. Il drammaturgo Terrence McNally ha scritto: "Nessuno 'scrive' in modo più accurato delle arti dello spettacolo di Al Hirschfeld. Realizza su una pagina bianca con la sua penna e inchiostro in pochi tratti ciò che molti di noi hanno bisogno di una vita di parole per dire".
https://www.alhirschfeldfoundation.org/piece/1954-movies
"Trapeze"
Published August 3, 1956
TRAPEZE WITH BURT LANCASTER, GINA LOLLOBRIGIDA, TONY CURTIS,
COLLIERS 8/3/56
Al Hirschfeld
1903 - 2003


"Fanfan The Tulipe"
Published 1951

FANFAN THE TULIPE WITH GINA LOLLOBRIGIDA, 
GERARD PHILIPE AND MARCEL HERRAND, 1951
Al Hirschfeld
1903 - 2003


"Woman Of Straw"
Published 1963

Al Hirschfeld
1903 - 2003

"1954 Movies"
Published 1954
THE MOVIES, 1954
ORSON WELLES, ALEC GUINNESS, BETTE DAVIS,  LILLIAN GISH, HARPO MARX SPENCER TRACY BORIS KARLOFF FRED ASTAIRE W.C. FIELDS INGRID BERGMAN STAN LAUREL OLIVER HARDY MARLENE DIETRICH JUDY GARLAND JOAN CRAWFORD MAE WEST WALLACE BEERY MAURICE CHEVALIER BING CROSBY GARY COOPER NORMA SHEARER MARILYN MONROE GRETA GARBO MICKEY ROONEY MICKEY MOUSE JIMMY DURANTE STEPIN FETCHIT GROUCHO MARX BOB HOPE FERNANDEL ANNA MAGNANI CLARK GABLE BUSTER KEATON JOHN GILBERT CHARLES BOYER CHICO MARX HAROLD LLOYD MYRNA LOY EDWARD G. ROBINSON DOROTHY GISH RITA HAYWORTH JEAN HARLOW THEDA BARA RUDOLPH VALENTINO HEDY LAMARR GLORIA SWANSON MARY PICKFORD SHIRLEY TEMPLE WILLIAM S. HART BEN TURPIN CLARA BOW HARRY LANGDON GEORGE ARLISS MARIE DRESSLER GERARD PHILIPE MICHEL SIMON RAIMU MICHELE MORGAN JEAN GABIN LOUIS JOUVET LIONEL BARRYMORE WILLIAM POWELL ADOLPHE MENJOU ERICH VON STROHEIM WARNER OLAND LON CHANEY CHARLES LAUGHTON PETER LORRE BELA LUGOSI THE MOVIES LAURENCE OLIVIER VIVIEN LEIGH GINA LOLLOBRIGIDA KATHARINE HEPBURN CHARLES CHAPLIN DOUGLAS FAIRBANKS
Al Hirschfeld
1903 - 2003
Nota :  Al Hirschfeld drew this crowd of movie stars in 1954. Until two days ago, La Lollo was the last one still living.
Al Hirschfeld disegnò questa folla di stelle del cinema nel 1954. Fino a due giorni fa, La Lollo era l'ultima ancora in vita.


lunedì 19 luglio 2021

World Press Cartoon 2021: i vincitori della categoria Caricatura

 

1st PRIZE - Darío

Greta Thunberg | Mexico


2nd PRIZE - André Carrilho

Juan Carlos | Portugal


3rd PRIZE - Ivan Mata

Queen Sofia of Spain | Spain



 Nella categoria CARICATURA, il primo premio è stato assegnato al messicano Dario Castillejos, con l'opera Greta Thunberg; il secondo premio è andato a Juan Carlos II, dell'artista portoghese André Carrilho, e il terzo premio è andato alla caricatura della regina Sofía di Spagna, dell'artista spagnolo Ivan Mata Tamayo. Questi lavori furono realizzati rispettivamente per le pubblicazioni El Imparcial, Diário de Notícias e El Diario Vasco.


I disegni sono stati valutati da una giuria internazionale che comprendeva, oltre al rappresentante dell'organizzazione, António Antunes, Christine Traxeler dalla Francia, Jugoslav Vlahovic dalla Serbia, Leonardo Gutierrez dal Venezuela e João Alpuim Botelho dal Portogallo. Quasi mille opere, pubblicate in 64 paesi, hanno partecipato al concorso.


La selezione delle migliori opere in concorso costituisce la mostra che sarà aperta al pubblico, al Centro Cultural e de Congressos das Caldas da Rainha, con ingresso gratuito, da oggi fino al 17 ottobre.



Le menzioni d'onore:


HONOUS MENTION
Pugliese - Christine Lagarde | Argentina

HONOUS MENTION
Charles Dickens - Sciammarella | Italy

HONOUS MENTION
Makron, Putin, Xi Jiping, Trump, Merkel - Petrovic | Serbia



HONOUS MENTION
Bolsonaro, Trump, Boris - Cristina Sampaio | Portugal


---------------------------------------------------------------




World Press Cartoon 2021: i vincitori della categoria Editorial Cartoon



World Press Cartoon 2021: i vincitori della categoria GAG

martedì 21 gennaio 2020

Fellini 100







AUGURI MAESTRO!!



Fellini di GIO

 ...un'opera in bianco & nero.. di un grande illustratore italiano Pericoli e il suo Fellini...
 ...un'altra illustrazione di Pericoli a colori...del suo Federico Fellini..
Fellini di Franco Liberati



Federico Fellini!
Ramses




Buon compleanno a Federico Fellini che oggi avrebbe compiuto 100 anni e che ci ha sbattuto davanti agli occhi, con vigorosa e sfacciata passione, la dimostrazione che con l’immaginazione si può fare la storia.
Marianna Balducci

 Fellini di Tiziano Riverso
...una caricatura di Franco Bruna...Federico Fellini insieme a " Casanova " Sutherland...


Federico Fellini, 20 gennaio 1920
auguri
Fabio Magnasciutti



Fellini
Arcangelo Carrera


“FELLINI, 100 AÑOS”
Sciammarella


...uno dei tanti eventi nel mondo...il prossimo 23 di Gennaio a Curitiba in Brasile...la caricatura-illustrazione e del mio amico e autore italiano Marco Martellini....



Alberto Sordi parla dell'amico Federico Fellini
«Eravamo due poveracci, senza una lira: io sognavo di diventare un grande attore e lui mi diceva non ci crederai, ma io un giorno sarò un grande regista...». Alberto Sordi parla della sua amicizia con Federico Fellini: un imperdibile reperto Rai.

martedì 23 luglio 2019

Andrea Camilleri

by Pierfrancesco Uva



Amore mio

Ho vegliato tutta la notte
leggendo i più grandi poeti d’amore
per rubare dai loro versi
le parole più ricche e più rare
per dirti tutto quello che sento per te.
Alla fine queste parole le ho trovate.
Eccole:
ti amo.

Andrea Camilleri



A Camilleri
Mario Magnatti Mariom



È morto a 93 anni Andrea Camilleri, il grande scrittore siciliano papà di Montalbano. Così rispondeva a Gabriella D'angelo, giornalista di Tagadà, nel maggio 2016: 'Se uscisse adesso una mia autobiografia farei in modo di inserire nel titolo 'vita breve e lunga'. Lunga perchè ho superato i 90 anni, e su questo non ci piove, ma breve perchè anche 90 anni sono pochi per chi ha amato la vita e continua ad amarla. La vita è breve anche se muori a 110 anni'
Andrea Camilleri





Tvb Andrea Camilleri
Gianluca Costantini


luca zingaretti
E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare.
E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita' che ha raccontato tutti noi e il nostro paese.
Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana.
Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l'immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei.
Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita.
Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perchè il tuo commissario è così che la pensa.
A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono.
Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa.
Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca



Augustin Sciammarella



Andrea Camilleri. #andreacamilleri
La mossa del cavallo.
Corriere della Sera-13 maggio 1999
Fabio Sironi

Kutoshi Kimimo



Paride Puglia


“La felicità è nelle cose ridicole” (Andrea Camilleri)
Tiziano Riverso


CIAO ANDREA!
--------------
Fonte QUA:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2019/07/17/andrea-camilleri-e-morto-_2b738047-4a64-4275-8134-d756f42e0b6d.html
---
AfNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2019/07/17/ciao-andrea/
Moise


Fulvio Fontana



Paolo Lombardi


Rigotti



Quando Montalbano provò a salvare l’onore della polizia, dello stato
Andrea CamilleriIl giro di boa.
Mauro Biani



Gianluca Foglia



Andrea Camilleri riceve il premio satira nel 2001. Qui è alla Capannina con Gian Antonio Stella.
Anche la satira ringrazia e non dimentica.


Ad Andrea Camilleri, il premio per l’Umorismo nella letteratura 2017  


----------------------------------------------
Lo scrittore Andrea Camilleri è morto il 17 luglio a Roma all’età di 93 anni. Nato il 6 settembre 1925 a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, Camilleri è stato sceneggiatore, regista teatrale e funzionario della Rai. Nella narrativa ha esordito nel 1978 con Il corso delle cose, dopo dieci anni di rifiuti. Nel 1980 uscirono Un filo di fumo e nel 1984 La strage dimenticata, libri che però non attirarono molta attenzione.

Il successo arrivò negli anni novanta con la serie di gialli che ha per protagonista il commissario Montalbano. Da allora Camilleri ha pubblicato più di cento libri, venduto trenta milioni di copie, ricevuto nove lauree honoris causa e rilasciato centinaia di interviste.


-----------------------------------------------------------------------------------

IL CASO È CHUSO
È morto, a 93 anni, Andrea Camilleri
Il papà di Montalbano mi piaceva come autore, oltre a essermi simpatico per motivi estranei alla letteratura. Ne ricordo qui alcuni.
Da giovane era stato cacciato dall’Accademia d’arte drammatica per una storia boccaccesca che non ha mai voluto rivelare.
Svolgeva di buon grado corvée domestiche: «Adoro stirare».
Ha mandato affanculo sia Matteo R. sul famigerato referendum costituzionale, sia Matteo S. sull’accoglienza dei migranti.
Per il coraggio delle sue scelte politiche. «Sono sempre stato comunista. Persino nel 1956, quando molti se ne andarono dal partito per i fatti di Ungheria, rimasi perché pensavo che, in un mondo spaccato in due, , i sovietici facessero bene a tenere sotto controllo la propria parte».
Per il coraggio delle sue scelte etiliche. Fino a pochi anni fa beveva una bottiglia di whisky a digiuno, senza ubriacarsi. «Questo era il guaio, non perdevo né staffe, né sentimenti».
Per essere detestato da tre antipaticissimi siciliani: Francesco Merlo («La letteratura masochista, alla Camilleri, che per divertire il mondo oltraggia la Sicilia»); Pierangelo Buttafuoco («Pulp fiction alle sarde»); Vincenzo Consolo («La cifra linguistica di Camilleri è di tipo folclorico di secondo grado, nel senso che lui usa una lingua mutuata dai mezzi di comunicazione di massa»). Poveretti, quanto devono aver sofferto, questi tre, e quanto soffriranno in queste ore ad ascoltare e leggere delle lodi tributate al papà di Montalbano, all’inventore del geniale «La concessione del telefono». E magari saranno costretti pure loro a scriverne, a denti stretti, mentre ingoiano il boccone amaro di un’invidia impossibile da dissimulare. C’è da capirli: 26 romanzi che hanno venduto 30 milioni di copia sono traguardi irraggiungibili per gli scrittori italiani e fanno schiattare chiunque eserciti il mestiere di scrivere senza aver prima controllato di averne il talento e di saper mantenere il necessario distacco autocritico.
Ivano Sartori