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lunedì 10 luglio 2023

Disordini, saccheggi, incendi: la Francia dopo la morte di Nahel


Douce France

#france #vivelafrance #Nahel #thecartoonmovement #cartooningforpeace #courrierinternational #Repubblica #LEMONDE #cartoons

Marco De Angelis



 Disordini, saccheggi, incendi: la Francia dopo la morte di Nahel

1.300 arresti in Francia dopo la quarta notte di disordini, innescati dalla morte del 17enne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco esploso da un'agente di Polizia a Nanterre.  

Nahel è morto il 26 giugno dopo essere stato colpito a bruciapelo mentre cercava di eludere un controllo stradale: non era in possesso della patente, che in Francia è possibile conseguire solo dai 18 anni in poi.

La sua uccisione ha sollevato preoccupazioni sul razzismo (Nahel aveva origini nordafricane, ma è cittadino francese) e sulla polizia. Scontri e rivolte sono avvenuti nelle banlieues i sobborghi poveri) delle città francesi, con decine di arresti e a danni stimati in oltre 100 milioni di euro.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito la morte di Nahel "inspiegabile e imperdonabile". L'agente, noto come Florian M., è stato arrestato e accusato di omicidio volontario.


Justice pour Nahel
#Nanterre #FranceRiots #JusticepourNahel
Gianluca Costantini

Squilibrio
GIO / Mariagrazia Quaranta

Tricolore.

#FranceRiots 
#France 
#Paris 
#Nahel
#Nanterre 
#emeutes 
#Marseille
#FranceRiots 
#FranceProtests 
#RiotsFrance 
#franceViolence
Niels Bo Bojesen

Monsieur #Macron's Café Society does not look to be in a happy place. "Garcon! Les Pompiers s'il te plaît! Vite!" [Telegraph Saturday 1/7/23] #FranceRiots
Andy Davey


Libertè, egalitè, èmergence.
Giannelli





domenica 24 aprile 2022

Francia: Macron vince contro la Le Pen (58% a 42%)

 


Joie de vivre 2022 #presidentielles2022 voor cover @courrierinter

Bertrams





French presidential race by Hajo de Reijger, The Netherlands




Dave Brown




Banx



Natangelo




Chappatte



Plantu


#FranceElections2022 #FrenchElections2022 #cartoon
Adams





giovedì 13 gennaio 2022

Da Parigi buone notizie per le vignette

Rodriguez - Messico

Da Cartooning for Peace

Da Parigi  buone notizie per le vignette

Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato, martedì 11 gennaio, la creazione di una Casa europea di vignette stampa e satiriche, che avrà sede a Parigi, nel 6° arrondissement.

“Nel cuore di Parigi, lo spirito dell'11 gennaio, quello di questa marcia che solo sette anni fa ha riunito milioni di persone per la libertà di espressione, continuerà quindi a vivere”, ha dichiarato Emmanuel Macron, durante i suoi auguri alla stampa .

Sette anni dopo i tragici attentati del 7 gennaio 2015, che hanno colpito particolarmente la redazione di Charlie Hebdo, il desiderio di Georges Wolinski, che ha originato questa idea nel 2007, ripreso e portato avanti dalla moglie Maryse Wolinski fino alla sua morte, avvenuta il 9 dicembre , è garantito.

Cartooning for Peace è lieto di questa buona notizia, che può solo aiutare a promuovere vignette stampa e satiriche in Francia e all'estero, sensibilizzare le giovani generazioni su quest'arte, rafforzare una professione essenziale per il dibattito democratico e promuovere le numerose iniziative già esistenti in Francia, in Europa e nel mondo.

L'associazione auspica vivamente che l'attuazione di questo ambizioso progetto avvenga in collaborazione con tutti i protagonisti della professione.

Leggi il comunicato stampa del comitato di sorveglianza


L'affresco di Christian Guemy, detto C215, a Parigi, il 6 gennaio 2022, in omaggio ai membri del quotidiano "Charlie Hebdo" uccisi da uomini armati jihadisti nel gennaio 2015. THOMAS COEX / AFP


E alla fine vince Parigi. Dopo diversi mesi di esitazione, Emmanuel Macron ha scelto la capitale per ospitare la futura Casa della stampa di vignette e vignette satiriche, destinata a sostenere l'azione dei professionisti della caricatura . Una decisione presidenziale che provoca la rabbia delle città concorrenti , e in particolare dei sostenitori della candidatura di Limoges, che denunciano un "fait du prince" ancor prima dell'annuncio ufficiale, atteso martedì 11 gennaio, durante un intervento di M Macron a fine pomeriggio davanti alla Presidential Press Association.

La decisione di creare una House of Press Cartoons è stata presa dal Capo dello Stato in occasione del quinto anniversario dell'attentato a Charlie Hebdo, perpetrato il 7 gennaio 2015. “La Francia è sempre al fianco (…) di chi difende la libertà di espressione ” , ha dichiarato Macron, durante i suoi auguri alla stampa, il 15 gennaio 2020, assicurando che il nuovo istituto nazionale sarebbe stato “un luogo di incontro, formazione, esposizione”. “Siamo un Paese in cui la libertà di critica va con la libertà di esprimersi ”, ha giustificato. A settembre il ministero della Cultura aveva svincolato 2 milioni di euro per finanziare il locale.
Fonte Le Monde


sabato 25 settembre 2021

Al Salon di Saint-Just-le-Martel due mostre italiane

 

Cartolina disegnata da Marco De Angelis per Buduar


La rivista umoristica online Buduàr e il disegnatore umorista Marco De Angelis sono tra i protagonisti della quarantesima edizione del Salon International de la caricature, du dessin de presse et d'humour di Saint Just le Martel, la più importante mostra francese dedicata alla satira e all'umorismo grafico, di fama e partecipazione internazionale, che si tiene dal 24 settembre al 3 ottobre.

    Il Centro Permanente, a pochi chilometri da Limoges, espone una ricca mostra personale di Marco De Angelis, offrendo una panoramica del suo lavoro di disegnatore umoristico e satirico attento all'attualità e ai grandi temi dei nostri tempi.

De Angelis, autore pluripremiato, Palma d'Oro al Salone di Bordighera, illustratore, grafico e giornalista professionista (con Il Popolo, Il Messaggero, la Repubblica), ha alle spalle un'attività cinquantennale, che lo ha visto pubblicare su oltre 200 giornali di tutto il mondo e collaborare con associazioni, società e i maggiori editori per ragazzi illustrando numerosi libri.

    L'altro grande evento italiano del Salon è la mostra dedicata al mensile umoristico online Buduàr (www.buduar.it) con l'esposizione di oltre settanta copertine, tutte realizzate da grandi firme dell'umorismo. Buduàr, ideato e diretto dal 2012 dai disegnatori, esperti di Storia dell'umorismo Dino Aloi e Alessandro Prevosto - Palex, e con De Angelis come caporedattore, ha ricevuto nel 2014 il Premio Pino Zac a Forte dei Marmi come miglior giornale umoristico dell'anno. Il giornale - che pubblica vignette, strisce, articoli, racconti con la collaborazione dei migliori autori italiani e stranieri - assegna da sei anni un premio per il miglior racconto umoristico nell'ambito del concorso letterario Racconti nella Rete, a Lucca, e un premio alla carriera per i disegnatori umoristi in occasione del World Humor Awards di Salsomaggiore. "Buduar conferma con questa mostra la sua vocazione internazionale, visto ha collaboratori da tutto il mondo e ha lettori in altri Paesi in particolare in Francia", sottolinea Aloi.








Dino Aloi e Marco De Angelis con Nol Hetv 

Alessandro Palex Prevosto


Grande festa a Saint Just le Martel per la 40a edizione del Salon.

 


Grande festa a Saint Just le Martel per la 40a edizione del Salon.

Quarante ans d’humour graphique à Saint-Just !...

… Ce titre empreint de maturité pourrait être celui d'une histoire qui nous raconte comment un petit

village limousin est devenu le point de rencontre des dessinateurs de cartoons du monde entier.

Car cette édition 2021 du festival de St Just sera bien la quarantième !!!…

L'affiche officielle réalisée par Placide (lauréat du prix de l'humour vache 2020), empruntée à

Géricault, illustre en une image cette aventure de quarante années de bonheurs, de douleurs,

de rires, de turbulences et d'espoir. Avec, comme toujours, des épisodes qui s'écrivent en couleurs et

d'autres à l'encre noire. «Fluctuat nec mergitur» semblent dire, en écho à une célèbre chanson,

ces dessinateurs ballottés à l'approche d'un St Just « terre promise » émergeant des flots.

Comme pour montrer que l'humour peut nous sauver de toutes les épreuves, de la perte de notre

président-fondateur à celle de nombreux amis et dessinateurs.

Ce quarantième anniversaire, dans un environnement qui rappelle celui des quarantièmes

rugissants (... mugissants, dirions-nous au pays de l'humour vache), ne nous dispensera sans doute

pas des précautions sanitaires à prendre comme l'an passé, et ne lève pas à ce jour le doute sur

la possibilité des dessinateurs étrangers de nous rejoindre.

En dépit des tumultes qui affectent nos modes de vie et notre accès aux loisirs et à la culture,

l'appétence du public pour le dessin de presse, qu'il soit d'humour, satirique, caricatural ou poétique,

est toujours, depuis la création de la presse, et même peut-être bien avant, toujours aussi vivace.

Pour preuve, la présence largement partagée sur les réseaux sociaux de ce mode d'expression à

lecture rapide, excellent pourvoyeur d'émotions, générateur de réflexions et de réactions.

L'actualité et les problèmes sociaux dans l'hexagone et dans le monde sont bien entendu

les viviers des expositions que nous présentons lors de cette quarantième édition. Mais aussi des

thèmes plus personnels, des thèmes historiques, sans oublier la part des enfants, pour composer

un programme varié et complet à la satisfaction de tous.

Nous fêterons cette année le quarantième anniversaire de notre festival en même temps que

le cent-quarantième anniversaire de la loi sur la liberté de la presse. Signe des temps ? Certes, la

presse est libre en France depuis 140 ans... Libre mais attaquée et ses dessinateurs malmenés.

Puisse un monde meilleur davantage la protéger, et en particulier ses dessinateurs !

Guy HENNEQUIN

Philippe HENRY

Sébastien PEAUDECERF

Co-Présidents






prize Humour Mucca a Chappatte



Tante le mostre tra cui quelle di Marco De Angelis e la rivista Buduar

A la Une :
Exposition Chappatte : Patrick Chappatte est un dessinateur de presse suisse né le 22 février 1967 à
Karachi (Pakistan) qui vit à Genève.
Exposition PLACIDE : lauréat du Grand Prix de l’Humour Vache en 2020 et auteur de l’affiche du 40e Salon.
Les Expositions Collectives :
• «Ras le Bolsonaro» Bonfim et les dessinateurs brésiliens.
Caglecartoons : vaccine exhibition.
• « Humour et Vigne » avec Jonzac : « La joie de vivre ». Depuis 25 années d’existence, d’illustres
artistes ont foulé le sol saintongeais à l’occasion de ces rendez-vous comme Tignous, Honoré, Piem,
Steadman…
Hommage à Samuel Paty : exposition collective des dessinateurs de France-Cartoons.
• «Au bout du crayon : Ecologie et environnement». L’exposition « Au bout du crayon, écologie et
environnement : Caricatures, dessins de presse et liberté d’expression. » voyagera dans toute la France,
mais aussi en Europe et dans tous les pays du monde qui l’accueilleront.

A l’international :
Jason Seiler : caricaturiste/portraitiste américain, récompensé en 2020 de la médaille d’argent
Patrick Nagel, et illustrateur récurrent des unes du « Time » ou «Rolling Stone». Jason est le plus grand
caricaturiste actuellement aux USA.
Frank Hoppmann : il est né en 1975 et s’est fait connaître en Allemagne par ses caricatures de
personnalités politiques et par ses dessins de satire sociale publiés dans la presse.
GILMAR, caricaturiste brésilien.
Jan OP DE BEECK : c’est un célèbre caricaturiste belge. Il est né au Congo et a déménagé en Belgique
en 1960.
ZYGLIS’S ZEIGEIST*, la politique américaine à travers les dessins d’Adam Zyglis
*«Zeitgeist», littéralement «l’esprit du temps» est un terme emprunté à la philosophie allemande qui
désigne les grandes lignes de la pensée, les questions en débat et la sensibilité d’une époque.
Marco De Angelis : Marco De Angelis est un journaliste professionnel italien, un dessinateur de presse, un illustrateur de nombreux livres pour enfants et un graphiste.
• Le Journal Buduar : Le journal, créé en 2012 est en mesure de capter de grands talents et énergies, à
travers des collaborateurs qui représentent ce qui se fait de mieux en matière de dessin humoristique. Son objectif n’est pas de vendre à tout prix (et de fait, le journal est gratuit).

Coup de Projecteurs :
• «Du grand n’importe quoi» de Patrick BONJOUR : il voyage dans l’art comme un poisson dans
l’eau. Ici, il s’inspire des œuvres pour mieux croquer les artistes eux-mêmes. Un véritable bonheur. 
Nous voyageons en humour, en comédie, en poésie...
l’Espoir, revue qui donne une large place au dessin de presse. De petit bulletin associatif, la revue
Espoir est devenue au fil du temps un trimestriel édité à 8000 ex. Cette revue parle du fonctionnement de l’association Espoir, association de réinsertion dans la région colmarienne.
• « Les Français vus par un Belge », dessins de Pierre KROLL.
DELAMBRE « Vins et spiritueux » : le vin et l’alcool à travers l’Histoire, les arts et la littérature.

Clin d’OEil à…
Steve BELL « les chèvres » et la famille royale.
Loup : « Au-delà du miroir » interview. Comment parler du dessin de presse? Ou comment faire un
bon dessin de presse ? Illustration de l’interview de LOUP «Derrière le miroir» par Patrick Chareaudeau, enseignant à Paris.
Marc LARGE : Marc Large, né le 31 janvier 1973 à Roanne (Loire) est un dessinateur de presse, réalisateur, illustrateur et écrivain français.
Miss LILOU : tombée à l’âge de 12 ans dans un pot de crayons, Miss Lilou invente des petits personnages : les Ratons, avec lesquels elle commence à caricaturer l’actualité. Aujourd’hui, Miss Lilou caricature avec humour et justesse l’actualité politique, économique, sociale, culturelle, nationale et internationale.

Expositions Historiques :
• « La Commune de Paris, révolution sans images ? » proposée par Jacky Houdré. Retour en images
sur la profusion de dessins, de caricatures et de revues qui jalonnèrent la Commune de Paris (marsmai 1871).
• « Les septennats de Mitterrand » de Bertrand DAULLÉ : dessins et caricatures publiés pendant la
période 1974-1995 retraçant les septennats de François MITTERRAND et tous les événements de cette
époque capitale pour comprendre la vie politique française.
• « Jean de la Fontaine, les fables du dessin de presse », exposition proposée par Guillaume Doizy.
L’exposition s’intéresse à la manière dont les caricaturistes se sont emparés de ces fables, quels aspects
spécifiques ils en ont retenus, quelles fables ont le plus intéressé le dessin de presse.

Expositions Jeune Public :
• « Autour du jeu de la dame, matez-moi tout ça ! » : strips sur la vie du plateau de Caffa avec
animations avec le jeune public.
« Le Masque et le Crayon » : dans le cadre de notre première résidence d’artiste en partenariat avec
la DRAC Nouvelle-Aquitaine, les enfants ont pu rencontrer Ali HAMRA - dessinateur de presse syrien - au
cours de plusieurs ateliers de dessins ici et au Centre social de La Bastide, pour travailler autour de la
thématique du contexte sanitaire.

Hommages à…
Piem : le dessinateur humoristique Piem, qui croquait avec malice l’actualité dans l’émission des années 70 «Le Petit rapporteur», est décédé le jour de son 97e
 anniversaire. «Dessinateur de presse, humaniste»,
Piem, de son vrai nom Pierre Georges Marie de Barrigue de Montvallon, avait aussi collaboré pendant 36 ans au « Figaro », puis à « La Croix », a rappelé sa famille dans un communiqué.

venerdì 16 ottobre 2020

Cartoonists Vs. Conspiracy : i vincitori.

By Conspiracy

I vincitori del concorso  Cartoonists Vs. Conspiracy


La premiazione del concorso internazionale di cartoon della stampa “Cartoonists Vs. Conspiracy” si svolgerà il 4 novembre a Parigi a porte chiuse, vista la drammatica situazione sanitaria.
 Il concorso premia i designer Virginia Cabras, Frédéric Siebert e Angel Boligán Corbo.

In collaborazione con la rivista  L'Histoire  et la Dilcrah, Conspiracy Watch e il Memoriale di Caen hanno unito le loro forze per lanciare un'importante competizione internazionale di vignette  contro la cospirazione e il negazionismo .

Questo concorso, dotato di 7.000 euro di premi, ha invitato vignettisti  di tutto il mondo a riflettere sulle teorie del complotto e sul negazionismo, in un contesto preoccupante di proliferazione di false informazioni su Internet e l'ascesa dell'immaginario cospiratorio.

La giuria era composta dai disegnatori: Viktor Bogorad (Russia), Marco De Angelis (Italia), Xavier Gorce (Francia), Kianoush Ramezani (Iran), Rayma Suprani (Venezuela), Ann Telnaes (Stati Uniti),e dai giornalisti Kady Adoum-Douass ( Arte ), Didier Pasamonik ( ActuaBD ), Adèle Van Reeth ( France Culture ), Zoé Varier ( France Inter ), Stéphane Grimaldi (Mémorial de Caen) e Rudy Reichstadt ( Conspiracy Watch ).

La disegnatrice italiana Virginia Cabras ha vinto il primo premio. Frédéric Siebert e Angel Boligán Corbo vincono rispettivamente il secondo e il terzo premio.

I cartoon premiati :

Per più di otto anni Virginia Cabras, alias Alagon, ha firmato i suoi disegni in diverse riviste satiriche su Internet e in televisione ( Italia 7 ) oltre che su La Stampa , Il Manifesto e Il Messaggero . Residente in Irlanda, ha vinto diversi premi tra cui il primo premio al concorso internazionale “Scoomix” a Milano nel 2019 , e nel 2020,  il primo premio al concorso di cartoni animati italiano “Chianina Comics”  e il terzo premio a Salsomaggiore Terme nel concorso internazionale 'World Humor Awards'.



1 ° premio: “Conspiracy Brain”, Virginia Cabras (Italia).



Diplomato all'École supérieure des arts décoratifs di Strasburgo, Frédéric Siebert ha sempre esercitato il disegno parallelamente alla sua professione di grafico in un'agenzia pubblicitaria.

mercoledì 17 aprile 2019

Sinè Madame

Le premier journal satirique féminin

SINÉ MADAME

Exclusivité mondiale!
Siné Madame, le premier mensuel satirique et sociétal entièrement écrit et illustré par des femmes. Catherine Sinet, directrice de la rédaction, et toute l’équipe sont très heureuses de vous présenter Siné Madame, en vente à partir du 17 avril au prix de 2,30 euros.
In esclusiva mondiale!
Siné Madame, il primo mensile satirico e sociale interamente scritto e illustrato da donne.
Catherine Sinet,  capo redattore, e tutta la squadra sono molto contente di
presentare Siné Madame, in vendita dal 17 aprile al prezzo di 2,30 euro.



domenica 9 dicembre 2018

Macron e i gilet gialli


 Sans - culotte, 1789 Avec - gilet, 2018
Dessins par @PatChapatte (Suisse)


Macron Hitler
GIO / MariaGrazia Quaranta

Macron, europeista e fascista 
di Ivano Sartori
Questa foto, in vendita in un negozio di Verdun, ritrae il maresciallo Philippe Pétain, che guidò il governo collaborazionista durante l’occupazione nazista della Francia. Il mese scorso, Macron gli ha reso omaggio recandosi sulla sua tomba per i meriti acquisiti durante la Grande guerra. Un po’ come se Conte avesse fatto una capatina a Predappio per ricordare quel Mussolini che si era battuto contro gli austriaci. Una cinica manovra di caccia al consenso. E non certo in area democratica. La politica è fatta così, un po' fascista e un po' no.
Per saperne di più, clicca qui:
https://www.washingtonpost.com/world/2018/11/07/why-is-frances-macron-honoring-nazi-collaborator/?utm_term=.21a654fcf2c7




 by Daryl Cagle, CagleCartoons.com


yellow vests protest
 by Tom Janssen, The Netherlands



Macron protection 
by Nikola Listes, politicalcartoons.com

by Nikola Listes, politicalcartoons.com

by Robert Rousso, France


by @PatChappatte


#GiletsJaunes Insurrection à Paris   
- © Chappatte dans @letemps , Suisse




Old lady’s unrests...    Ramses Morales Izquierdo
Old lady’s unrests...


 4 dic
Noodoproep #YellowVests #Macron



Fuels    Paolo Lombardi
Yellow gilets in Paris

Pierre Kroll
#saintnicolas #perenoel #giletjaune
https://twitter.com/pierrekroll/status/1071452622215962632



Plantu


sur l’île de La Réunion.
Plantu


DE JUPITER à GULLIVER. 
Plantu


YELLOW WESTS    Marian Kamensky
YELLOW WESTS

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La protesta dei gilet gialli: chi sono e cosa vogliono?
Le immagini di Parigi in fiamme, i saccheggi, l'Arco di Trionfo preso d'assalto e avvolto dai gas lacrimogeni hanno fatto il giro del mondo. Ma sono anche ingannevoli. I gilet gialli sono un movimento diffuso, senza leader o portavoce e con esigenze molto diverse. Sia l'estrema destra che la sinistra hanno cercato di appropriarsene, o almeno di mostrare il loro sostegno.
Il movimento è stato avviato in risposta all'aumento delle tasse sul carburante proposta dal governo. L'esecutivo di Edouard Philippe ha provato a giustificare la misura con la lotta al cambiamento climatico, ma il rifiuto dei cittadini a questa versione è stato netto e il malcontento è montato rapidamente.

Per molti l'aumento delle tasse sul carburante rappresenta un duro colpo all'economia familiare, soprattutto nelle zone rurali dove il trasporto pubblico è carente o inesistente.

Allo stesso tempo, una delle prime misure di Emmanuel Macron in qualità di presidente è stata l'abolizione dell'imposta sul patrimonio e di altre misure fiscali favorevoli ai grandi patrimoni.

La lunga tradizione di lotta per la giustizia sociale in Francia è stata risvegliata e sarà difficile da arginare. Molti manifestanti evocano con orgoglio il maggio del '68 o addirittura la Rivoluzione Francese del 1789.


Il prezzo del carburante è stato solo un detonatore, spia di un malumore diffuso alimentato da altre questioni. Va ricordato che Emmanuel Macron è stato eletto perché visto come alternativa ai partiti politici tradizionali (e per frenare l'estrema destra di Marine Le Pen). Per i gilet gialli Macron ha tradito il mandato e in molti ne chiedono le dimissioni.

Recentemente i presunti rappresentanti dei gilet gialli hanno consegnato ai media e ai politici un elenco di 42 richieste che comprendono alloggi, tasse più basse e un aumento del salario minimo. Obiettivi raggiungibili, secondo i gilet gialli, attraverso l'aumento delle imposte per le grandi imprese e la tassazione dei grandi patrimoni. Tutto con un denominatore comune: mantenere o aumentare il potere d'acquisto dei francesi e la giustizia sociale.

Tra le altre misure proposte ci sono la soppressione del Senato, l'abbassamento degli stipendi dei ministri e l'invito allo Stato di smettere di promuovere le auto elettriche e scommettere invece sullo sviluppo di veicoli a idrogeno, davvero ecologici.

Si tratta di un gruppo molto eterogeneo, ma una delle basi è costituita da giovani disoccupati o precari, lavoratori che guadagnano il salario minimo e pensionati con pensioni basse. Nelle zone rurali, dove molti dipendono da veicoli privati per i viaggi, l'aumento del prezzo del carburante è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Ci sono anche militanti da sinistra, destra e centro. Secondo un recente sondaggio, precedente agli scontri del fine settimana a Parigi, il movimento era visto con favore dall'80% dei francesi: una percentuale scesa leggermente - al 72% - dopo che le immagini delle devastazioni hanno fatto il giro del mondo.

Politicamente il movimente gode di un appoggio trasverale ed è difficilmente inquadrabile. Parole di apprezzamento sono arrivate sia dall'estrema destra, rappresentata dal Front National di Marine Le Pen, che dall'estrema sinistra di Jean-Luc Melenchon.

Alcuni militanti ed esperti hanno puntato il dito contro il governo, accusato di sostenere una "strategia del caos" permettendo alla protesta di degenerare per danneggiare la sua immagine e creare divisioni.

Secondo le stime del ministero dell'Interno sabato scorso poco più di 120.000 persone hanno partecipato alle varie manifestazioni in tutta la Francia. La metà circa rispetto a sette giorni prima. Quelle del ministero sono però le uniche stime disponibili.

Uno dei problemi principali dei gilet gialli è che non hanno portavoce o rappresentanti. Chi ha provato a proporsi, è stato rifiutato dalla base. Questo è un problema anche per il governo, che non ha interlocutori legittimi con cui negoziare.


Il movimento, oltre che ai gilet fluorescenti, è associato soprattutto ai disordini e alle violenze viste a Parigi nell'ultimi fine settimana. Tuttavia i gilet gialli hanno organizzato manifestazioni in tutta la Francia, bloccando caselli autostradali (permettendo così agli autisti di non pagare il pedaggio), rotatorie e stazioni di servizio, quasi sempre in un'atmosfera amichevole e festosa.

Molti gilet gialli rifiutano quello che è successo a Parigi. Altri lo capiscono anche se non lo condividono, altri dicono che "non c'è rivoluzione senza violenza".

Tra le 412 persone arrestate sabato a Parigi c'è un po' di tutto. Ci sono "radicali professionisti", come ha detto il ministro degli Interni Christophe Castaner, i sinistrorsi, la destra e i giovani che cercano solo il caos per saccheggiare e rubare. La maggior parte dei responsabili degli scontri di Parigi sono militanti di estrema sinistra e dell'ultradestra.

Va però segnalato anche un altro fenomeno diffuso: tra gli arrestati ci sono anche molte persone "normali", senza precedenti penali, trascinate dall'atmosfera e dall'euforia che hanno regnato sabato nella capitale francese.

Il procuratore di Parigi Remy Heitz li ha descritti come "vandali occasionali", uomini tra i 30 e i 40 anni, non impegnati politicamente o comunque lontani dai movimenti estremisti.




Francia, in ginocchio e con le mani in testa: gli studenti sotto il controllo della polizia armata
Come in Messico cinquant'anni fa.


Gilet gialli, manifestante a braccia aperte a Parigi: la polizia gli spara un proiettile di gomma

Hanno sparato ad altezza d'uomo. Perché i proiettili di gomma sono fatti per colpire, non per intimidire né intimare.