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giovedì 1 novembre 2018

Enzo Apicella ( 1922 - 2018 )

Last night I tweeted that I'd just heard about the death of the great cartoonist, designer and Restrauteur #EnzoApicella, aged 96. About an hour after the email announcing his death, another arrived from his email account. Here's what it contained. What a pro, what a trooper. RIP
Martin Rowson



Ieri 31 ottobre si è spento Enzo Apicella, disegnatore comunista.

Nato a Napoli nel 1922, Vincenzo, detto Enzo, Apicella, personaggio eclettico, è stato un fumettista, designer, pittore e un giornalista.
Il suo talento di disegnatore emerse subito anche se cominciò ad esprimerlo compiutamente solo nel 1953 quando contribuì a fondare la rivista “Melodramma”, a Venezia nel 1953.
Trasferitosi a Londra, Apicella si è occupato di scenografie e cartoni animati per la televisione.
Ma è stato anche un disegnatore d’interni per circa 150 ristoranti e locali di tendenza, non solo in Gran Bretagna.
Lo storico dell’arte inglese Bevis Hillier lo ha descritto come “Uno dei creatori degli anni sessanta”.

Apicella è stato anche un membro della Chartered Society of Designers ed è inserito nel Dictionary of British cartoonists and caricaturists.
Comunista convinto, il fumettista napoletano ha sempre messo a disposizione il suo talento artistico e la sua professione di giornalista al servizio dell’impegno politico.
Ha pubblicato vignette e articoli su
The Observer, The Guardian, Punch,
The Economist, Private Eye, Harpers & Queen e il quotidiano italiano “Liberazione”, organo del Partito della Rifondazione Comunista.
I suoi disegni sono stati spesso dedicati alla questione palestinese e al Medio oriente.
La sua assistente Cristina Micalusi ha riferito che il disegnatore, gravemente ammalato, si è spento ieri mattina in una clinica di Roma.


Enzo era litigioso e veemente nel sostenere le sue ragioni e le sue idee, spesso settario, ma sempre con il sorriso, con l’ironia, l’autoironia e con tantissima generosità, politica e umana. Sempre coerente con se stesso e le sue idee.
Quando pubblicavo una vignetta secondo lui sbagliata mi riprendeva subito e mi spiegava il motivo. Mi mancheranno le sue vignette, i suoi like, i suoi commenti che sempre mi stupivano per la sua attenta e vigile partecipazione al mondo della satira politica.
Un caro abbraccio ai suoi familiari.

L'ultima vignetta postata su https://www.instagram.com/viciapicella/
il 10 ottobre scorso










Qui sotto qualche omaggio degli amici:

Enzo Apicella.
Per @ilmanifesto
Mauro Biani

RIP Enzo Apicella,descansa em paz.
RIP Enzo Apicella, riposa in pace.
Bonfim



Londra 31/10/18....se n'è andato Enzo Apicella giornalista e vignettista napoletano. Ho avuto modo di conoscerlo allo Spotornocomics nel 1999. Un mio ricordo di allora. Fai buon viaggio Enzo!
Pier Paolo Perazzolli

giovedì 2 agosto 2018

Bologna, 2 agosto 2018, 38 anni dopo.

Noi non dimentichiamo:



2 agosto 1980
Sono trentotto anni che è fermo e sono trentotto anni che chi lo ha fermato cerca di farlo andare avanti.
Uber


Apicella




voglio la verità
Magnasciutti


Bologna
Cecigian


2 agosto 1980
Paride Puglia


Perchè Bologna era il mondo. E il mondo somiglia a Bologna, guarda
In cucina, nella televisione piccola in bn, le immagini da Bologna, le stesse identiche sensazioni di sgomento incredulo di oggi. Prima ancora della disumanità, l’irrazionalità carogna. Perché? Poi i perché arrivano. Rimane l’assurdo, a 13 come a 50 anni.
Oggi, per il manifesto. Qui tutte le mie memorie su Bologna 1980.
Mauro Biani


2 agosto 2018 - Strage di Bologna, 38 anni fa la bomba che squarciò la stazione.
© Milko Dalla Battista



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Strage Bologna: 2 agosto 1980, un sabato di sangue e orrore

85 morti e 200 feriti, dall'ipotesi scoppio caldaia alla bomba

Un afoso sabato di esodo, con le foto e le immagini delle code in autostrada pronte, come da 'copione' del periodo, per diventare l'argomento del giorno di quotidiani e tg. Alle 10.25 del 2 agosto 1980, invece, un'esplosione alla stazione centrale di Bologna spezza nel sangue la tranquilla routine del rito delle vacanze: 85 morti e 200 feriti il bilancio finale della strage più sanguinaria nella storia italiana.
Il boato squarcia l'ala sinistra dell'edificio su piazza Medaglie d'Oro: la sala d'aspetto di seconda classe, il ristorante, gli uffici del primo piano vengono disintegrati.
Anche il treno Adria Express 13534 Ancona-Basilea, fermo sul primo binario e in ritardo di un'ora sulla tabella di marcia, è colpito dalla valanga di macerie e detriti che in pochi istanti schiacciano e soffocano inermi viaggiatori di ogni età e provenienza. Nel ristorante-bar-self service perdono la vita sei lavoratrici, tra le vittime anche due tassisti in attesa di clienti. Ovunque lacrime, urla straziate, polvere che entra in gola e soffoca il piano disperato di passeggeri sotto choc che cercano di individuare amici e parenti. La vittima più piccola è Angela Fresu, appena 3 anni, e poi Luca Mauri, di 6, Sonia Burri, di 7, fino a Maria Idria Avati, ottantenne, e ad Antonio Montanari, 86 anni.
In pochi minuti arrivano decine di mezzi dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri, vigili urbani, ambulanze, l'Esercito. Saltano le linee telefoniche e i primi cronisti giunti sul posto, per poter raccontare l'inferno di quei momenti, 'espropriano' la cabina dei controllori degli autobus sul piazzale, dove il telefono invece funziona. Cellulari e internet non esistono ancora. Anche il contributo degli autisti si fa determinante, quando di lì a poco un bus giallo e rosso della linea 37, la vettura 4030, nell'emergenza si trasforma in un improvvisato carro funebre per trasportare le salme alla Medicina legale, nella vicina via Irnerio. Alla guida si mette l'imolese Agide Melloni, autista trentunenne: "Mi chiesero di portare via i cadaveri con il bus. Dal mattino alle tre di notte, con i lenzuoli bianchi appesi ai finestrini. In ogni viaggio c'era con me qualche soccorritore, per sostenermi". Le ambulanze servono invece per i vivi, distribuiti in tutti gli ospedali, dove rientrano in servizio medici e infermieri.
Le prime ipotesi investigative prendono in considerazione lo scoppio di una caldaia, ma nel punto dell'esplosione non ce ne sono. Lo si capisce presto, mentre i lavori di scavo procedono a rilento perché si continuano a cercare persone vive tra le macerie. In poco tempo, accantonata l'improbabile fuga di gas, la causa della strage si fa drammaticamente chiara: una bomba ad alto potenziale. In stazione arriva, commosso e angosciato, il presidente della Repubblica Sandro Pertini, mentre tutt'intorno una catena umana continua a spostare detriti e il silenzio irreale del centro città è squarciato dalle sirene.
La sera piazza Maggiore si riempie: Bologna, attonita e sgomenta, non chiede vendetta ma giustizia, mentre il ricordo torna a un'altra strage, quella dell'Italicus, la notte del 4 agosto di sei anni prima a San Benedetto Val di Sambro, sull'Appennino, con 12 morti e 44 feriti. "La stessa città, lo stesso nodo ferroviario, gli stessi giorni delle vacanze, forse lo stesso proposito - commenterà il giorno dei funerali il sindaco Renato Zangheri - di recitare il crimine anche sul corpo di viaggiatori stranieri, e quindi di dimostrare ad altri popoli e governi la debolezza della nostra democrazia". Intanto in quelle stesse ore, all'obitorio, un maresciallo continua a tentare di dare un nome alle vittime: un'identità più volte affidata a brandelli di indumenti, un anello, i resti di una catenina o un documento. Trentotto anni dopo i familiari delle vittime e Bologna chiedono ancora di conoscere tutta la verità sulla strage e sui suoi mandanti.
Antonio Giovannini

sabato 25 novembre 2017

25 novembre GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2017


GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2017
Auguri ragazze!
di Gianfranco Uber

25 novembre giornata dedicata all'eliminazione della violenza sulle donne.
di Marilena Nardi



Violence against the women...
Ramses


Contro la violenza di genere e ... in generale
Gio / Mariagrazia Quaranta



Enzo Apicella



#nonunadimeno #satirichinson #violenza #violenzasulledonne #vignette #femminicidio #25novembre #violenzadonne
Mario Airaghi


Mario Bochicchio


Fulvio Fontana



International Day for the Elimination of Violence against Women
Durando



Castração | Dia International da luta contra a violência às mulheres
www.ilustragargalo.blogspot.com
Vasco Gargalo

CALMA E SANGUE FREDDO
Una volta ci pensavano i fidanzatini di Peynet, 
a dare il buon esempio di vita di coppia.
Oggi, purtroppo, anche quel riferimento 
è andato perso ed ogni giorno ci accorgiamo 
di quanta barbarie inquini il rapporto 
di troppe coppie.
Nella "Giornata Mondiale della Violenza sulle Donne", 
gli Oribbili lanciano un messaggio a mogli, mariti, conviventi, amanti e simpatizzanti.
Roberto Mangosi


Nero, giallo. Ma c’è rosso. Bacio
Mauro Biani





Violence Against Women    Anne Derenne
Global estimates published by WHO indicate that about 1 in 3 (35%) of women worldwide have experienced either physical and/or sexual intimate partner violence or non-partner sexual violence in their lifetime.
27 Nov 2017
Gianluca Foglia

In questo estratto il giornalista e scrittore uruguayano Eduardo Galeano spiega come il femminicida uccida la donna in quanto tale e si senta autorizzato a farlo dalla cultura maschilista nella quale vive. La donna egualitaria e libera non è tollerata in un contesto maschilista, la si teme perché mette in discussione i privilegi sociali e le posizioni occupate dall’uomo. L’uomo machista usa la strategia del terrore e la violenza per farle paura perché ne ha paura.

« Ci sono criminali che proclamano, così pieni di sé, « l’ho uccisa perché era mia ». Così, come se niente fosse. Come se si trattasse di una questione di buon senso, equa per la giustizia e per il diritto alla proprietà privata, che rende l’uomo padrone delle donne. Però nessuno, nessuno, nemmeno il più macho dei super-machi ha il coraggio di dire « l’ho ammazzata per paura ». Perché dopo tutto la paura della donna della violenza maschile è lo specchio della paura dell’uomo della donna senza paura. »

[ Testo originale: « Hay criminales que proclaman tan campantes ‘la maté porque era mía’, así no más, como si fuera cosa de sentido común y justo de toda justicia y derecho de propiedad privada, que hace al hombre dueño de la mujer. Pero ninguno, ninguno, ni el más macho de los super machos tiene la valentía de confesar ‘la maté por miedo’, porque al fin y al cabo el miedo de la mujer a la violencia del hombre es el espejo del miedo del hombre a la mujer sin miedo. » ]

Eduardo Galeano (Montevideo 3/9/1940 – Montevideo 13/4/2015)



Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza Contro le Donne

(25 Novembre)

Nella giungla del Paraná superiore, le farfalle più belle sopravvivono esibendo sè stesse. Mettono in mostra le loro ali nere ravvivate da puntini rossi o gialli, e svolazzano di fiore in fiore senza la minima preoccupazione. Dopo migliaia e migliaia di anni, i loro nemici hanno imparato che queste farfalle sono velenose. Ragni, vespe, lucertole, mosche e pipistrelli le ammirano tenendosi a debita distanza.

In questo giorno del 1960, tre attiviste che si opponevano alla dittatura di Trujillo nella Repubblica Dominicana vennero picchiate e buttate giù da un dirupo. Si trattava delle sorelle Mirabal. Erano le più belle, ed erano soprannominate Las Mariposas, “Le Farfalle.”

In memoria loro e della loro bellezza intoccabile, oggi si celebra la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza Contro le Donne. In altre parole, per l'eliminazione della violenza perpetrata dai piccoli Trujillo che comandano in così tante case.
di Eduardo Galeano

La Panchina Rossa vuol rappresentare il "Posto occupato"da una donna vittima di violenze. Segno tangibile, collocato in uno spazio pubblico, di un'assenza nella società, causata dalla violenza.(Karim Cherif)

La panchina rossa.
La vedo dalla mia finestra. Rossa contro la violenza sulle donne e contro tutte le violenze.

martedì 10 ottobre 2017

Nobel per la pace 2017


NOBEL PEACE PRICE 2017  
NOBEL PER LA PACE 2017
Il Premio per la Pace 2017 assegnato alla Campagna per il disarmo atomico.
Una scelta in linea con l'intento di Nobel di farsi perdonare l'invenzione della dinamite.
© Gianfranco Uber




International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN)

Prize motivation: "for its work to draw attention to the catastrophic humanitarian consequences of any use of nuclear weapons and for its ground-breaking efforts to achieve a treaty-based prohibition of such weapons"

Prize share: 1/1

The Nobel Peace Prize 2017
International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN)

The Norwegian Nobel Committee has decided to award the Nobel Peace Prize for 2017 to the International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN). The organization is receiving the award for its work to draw attention to the catastrophic humanitarian consequences of any use of nuclear weapons and for its ground-breaking efforts to achieve a treaty-based prohibition of such weapons.
We live in a world where the risk of nuclear weapons being used is greater than it has been for a long time. Some states are modernizing their nuclear arsenals, and there is a real danger that more countries will try to procure nuclear weapons, as exemplified by North Korea. Nuclear weapons pose a constant threat to humanity and all life on earth. Through binding international agreements, the international community has previously adopted prohibitions against land mines, cluster munitions and biological and chemical weapons. Nuclear weapons are even more destructive, but have not yet been made the object of a similar international legal prohibition.
Through its work, ICAN has helped to fill this legal gap. An important argument in the rationale for prohibiting nuclear weapons is the unacceptable human suffering that a nuclear war will cause. ICAN is a coalition of non-governmental organizations from around 100 different countries around the globe. The coalition has been a driving force in prevailing upon the world’s nations to pledge to cooperate with all relevant stakeholders in efforts to stigmatise, prohibit and eliminate nuclear weapons. To date, 108 states have made such a commitment, known as the Humanitarian Pledge.
Furthermore, ICAN has been the leading civil society actor in the endeavour to achieve a prohibition of nuclear weapons under international law. On 7 July 2017, 122 of the UN member states acceded to the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons. As soon as the treaty has been ratified by 50 states, the ban on nuclear weapons will enter into force and will be binding under international law for all the countries that are party to the treaty.
The Norwegian Nobel Committee is aware that an international legal prohibition will not in itself eliminate a single nuclear weapon, and that so far neither the states that already have nuclear weapons nor their closest allies support the nuclear weapon ban treaty. The Committee wishes to emphasize that the next steps towards attaining a world free of nuclear weapons must involve the nuclear-armed states. This year’s Peace Prize is therefore also a call upon these states to initiate serious negotiations with a view to the gradual, balanced and carefully monitored elimination of the almost 15,000 nuclear weapons in the world. Five of the states that currently have nuclear weapons – the USA, Russia, the United Kingdom, France and China – have already committed to this objective through their accession to the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons of 1970. The Non-Proliferation Treaty will remain the primary international legal instrument for promoting nuclear disarmament and preventing the further spread of such weapons.
It is now 71 years since the UN General Assembly, in its very first resolution, advocated the importance of nuclear disarmament and a nuclear weapon-free world. With this year’s award, the Norwegian Nobel Committee wishes to pay tribute to ICAN for giving new momentum to the efforts to achieve this goal.
The decision to award the Nobel Peace Prize for 2017 to the International Campaign to Abolish Nuclear Weapons has a solid grounding in Alfred Nobel’s will. The will specifies three different criteria for awarding the Peace Prize: the promotion of fraternity between nations, the advancement of disarmament and arms control and the holding and promotion of peace congresses. ICAN works vigorously to achieve nuclear disarmament. ICAN and a majority of UN member states have contributed to fraternity between nations by supporting the Humanitarian Pledge. And through its inspiring and innovative support for the UN negotiations on a treaty banning nuclear weapons, ICAN has played a major part in bringing about what in our day and age is equivalent to an international peace congress.
It is the firm conviction of the Norwegian Nobel Committee that ICAN, more than anyone else, has in the past year given the efforts to achieve a world without nuclear weapons a new direction and new vigour.
Oslo, 6 October 2017

Premio Nobel per la Pace 2017
Chapatte






Did You Know?

98

Nobel Peace Prizes have been awarded 1901-2017.

2

Peace Prizes have been divided between three persons.

16

women have been awarded the Nobel Peace Prize so far.

62

is the average age of the Nobel Peace Prize Laureates the year they were awarded the prize.

1

Peace Prize Laureate, Le Duc Tho, has declined the Nobel Peace Prize.

3

Peace Prize Laureates have been under arrest at the time of the award: German pacifist and journalist Carl von Ossietzky, Burmese politician Aung San Suu Kyi and Chinese human rights activist Liu Xiaobo.









©Apicella


NOBEL PEACE PRIZE 2017 NOT TO TRUMP    Marian Kamensky
NOBEL PEACE PRIZE 2017 NOT TO TRUMP
06 Oct 2017



Nominated but not Awarded

The three most common searches on individuals in the Nobel Peace Prize nomination database are Adolf Hitler, Mahatma Gandhi and Joseph Stalin.
Joseph Stalin, the Secretary General of the Communist Party of the Soviet Union (1922-1953), was nominated for the Nobel Peace Prize in 1945 and 1948 for his efforts to end World War II.

Mahatma Gandhi, one of the strongest symbols of non-violence in the 20th century, was nominated in 1937, 1938, 1939, 1947 and, finally, shortly before he was assassinated in January 1948. Although Gandhi was not awarded the Prize (a posthumous award is not allowed by the statutes), the Norwegian Nobel Committee decided to make no award that year on the grounds that "there was no suitable living candidate".
Adolf Hitler was nominated once in 1939. Incredulous though it may seem today, the Nazi dictator Adolf Hitler was nominated for the Nobel Peace Prize in 1939, by a member of the Swedish parliament, an E.G.C. Brandt. Apparently though, Brandt never intended the nomination to be taken seriously. Brandt was to all intents and purposes a dedicated antifascist, and had intended this nomination more as a satiric criticism of the current political debate in Sweden. (At the time, a number of Swedish parliamentarians had nominated then British Prime Minister Neville Chamberlin for the Nobel Peace Prize, a nomination which Brandt viewed with great skepticism. ) However, Brandt's satirical intentions were not well received at all and the nomination was swiftly withdrawn in a letter dated 1 February 1939.
Other statesmen and national leaders who were nominated but not awarded the Nobel Peace Prize:
Czechoslovakia: Thomas G. Masaryk, Edvard Benes,
Great Britain: Neville Chamberlain, Anthony Eden, Clement Attlee,
Ramsay MacDonald, Winston Churchill
USA: the presidents William Howard Taft, Warren G. Harding, Herbert Hoover, Franklin D. Roosevelt, Harry S. Truman &
Dwight D. Eisenhower; the foreign ministers Charles Hughes, John Foster Dulles
France: Pierre Mendès-France
Western Germany: Konrad Adenauer
Argentina: Juan and Eva Peron
India: Mahatma Gandhi, Jawaharlal Nehru
Finland: Juho Kusti Paasikivi
Italy: Benito Mussolini
Artists nominated but not awarded the Peace Prize: 
Leo Tolstoy (Russian author), E.M. Remarque (German author),Pablo Casals (Spanish Catalan cellist and later conductor),Nicholas Roerich.
Nominees not primarily known for their peace work:
John Maynard Keynes, British economist.
Pierre de Coubertin, French pedagogue and historian best known for founding the International Olympic Committee.
Lord Baden-Powell, Lieutenant-General in the British Army, writer, founder of the Scout Movement.
Maria Montessori, best known for her philosophy and method of educating children from birth to adolescence. Her educational method is still in use today in a number of public as well as private schools throughout the world.
Royal nominees:
Tsar Nikolai II (1901), Prince Carl of Sweden (1919), King Albert I of Belgium (1922), Emperor Haile Selassi of Ethiopia(1938), King Paul I of Greece (1950), Princess Wilhelmina of the Netherlands (1951).

To be nominated for a Nobel Prize is not an official endorsement or extended honour to imply affiliation with the Prize or its related institutions. Nominations for the Nobel Peace Prize require no invitation and can be submitted from all corners of the world to the Norwegian Nobel Committee. The broad eligibility of nominators means thousands of people – with no affiliation to the Nobel Committee – can put forward a name and motivate their opinion of why they consider a candidate worthy. This is what differs the selection process for the Nobel Peace Prize from many other prizes where awarding committees or academies select all the nominees as well as the winner.




eternal duel... Hassan Bleibel
Anti-nuclear weapons group ICAN wins Nobel Peace Prize
06 Oct 2017

giovedì 17 agosto 2017

Contro la violenza!



Contro la violenza!
Gio / Maria Grazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it




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Un furgone bianco ha travolto a tutta velocità decine di persone sulla Rambla di Barcellona, a pochi passi da Plaça de Catalunya. Il veicolo è salito sul marciapiede centrale e si è schiantato contro un chiosco uccidendo 13 persone e ferendone altre 90. L'Isis ha rivendicato l'attentato terroristico.
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"Attack in Barcelona"
The Islamic State (ISIS) struck the heart of Barcelona yesterday and left at least 13 dead and more than 100 injured in the most serious attack on Spain since 11 March and the first jihadist since. A van was launched against the hundreds of people who were in La Rambla. The Mossos confirmed that this is a coordinated attack.
Rodriguez
https://elpais.com/ccaa/2017/08/17/catalunya/1502982054_017639.html
#BarcelonaContigo #TerroristAtack #AtentadoBarcelona #Cataluña #ISIS #AtentadoRamblas #Terrorism #terrorismo #terrorisme #Catalunya #barcelonaambtu




.....vicino ai famigliari delle vittime e agli amici spagnoli
Perazzolli



Isis, the strategy of terrorism in Europe.
Durando


Again those animals bites... No doubt they are running down...
Ramses


LA CARRIDA
I started thinking about a van like a killed bull, then I thought it would be an offense for a noble beast that does not slip into cowardice and I opted for the hope of his inevitable victory over blind, brutal and certainly sterile terrorism.
La mattanza
Ero partito pensando ad un furgone-toro "matato", poi ho pensato che sarebbe stata un'offesa per una nobile bestia che non pecca certo di vigliaccheria e ho optato per l'augurio di una sua immancabile vittoria sul terrorismo cieco, brutale e sicuramente sterile.
Uber


From Barcelona to terrorists.    Tomas
...
17 Aug 2017



17 agosto 2017 - Attentati in Catalogna: numerose vittime e feriti tra Barcellona e Cambrils.
© Milko Dalla Battista



Apicella



Guernica?    Luca Garonzi
Barcelona / Aug. 2017


Simanca




Valerio Marini


Fleo, Alfio Leotta


Mario Bochicchio


Attacco di Barcellona - © Chappatte a Le Temps , Svizzera


Barcelona.....    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
No to Terrorism
17 Aug 2017


Barcelona    Paolo Lombardi
.
17 Aug 2017




New Terror    Osvaldo Gutierrez Gomez
The attack in Barcelona once again turned an ordinary car into a weapon of death and destruction.




TERRORISME EN EUROPE: Barcelone, après Londres, Manchester, Berlin, Stockholm, Nice, Bruxelles, Paris...
Plantu



A message to jihadism from Barcelona    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
We'll be in the streets tomorrow again. You wont.
17 Aug 2017