lunedì 27 luglio 2015

"Tato" Banali

Tato attaccala sul muro dietro di te.
Un abbraccio, Rob



Sergio Banali. Giornalista varesino di origine mantovane, aveva 85 anni.
Aveva iniziato la sua carriera proprio a Varese sul finire degli anni ’50 come  redattore del settimanale della Federazione comunista L’Ordine Nuovo, di cui poi sarebbe diventato direttore. Nel frattempo faceva anche il corrispondente per il quotidiano L’Unità, dove poi dal 1961 e per trent’anni ha lavorato nella redazione di Milano.
È stato tra i fondatori di Cuore, il settimanale satirico di “resistenza umana” ideato da Michele Serra.





RINTRACCIARTI, IL RICORDO DEL GIORNALISTA MANTOVANO : " QUELLA REDAZIONE ERA UN MANICOMIO "

Sergio "Tato" Banali : 
vi riapro il mio Cuore

di Giulio Cisamolo - 6/12/2009 La Voce di Mantova
Lo avevamo incontrato durante l'anteprima del numero speciale di Cuore dedicato a Rintracciarti, e ci aveva sommerso de i ricordi della redazione. Proprio in vista della rimpatriata di questa mattina ci è sembrato un vero peccato che quello che ci aveva raccontato Sergio "Tato" Banali, ex mantovanissimo caporedattore de l'Unità e pilastro della rivista satirica, andasse perduto.

«Era un manicomio, quella redazione».

Prego?
«C'era ad esempio uno spazio, una volta l'anno, dove ognuno poteva scrivere quel che voleva
con la garanzia che non ci sarebbe stata censura. Una volta uscirono certi sogni su di una
nostra giornalista, dopo i quali lei non potè fare altro che rassegnare le dimissioni» .

Un nome per l'anima della rivista ?
«Sicuramente Michele Serra. Era stato lui a proporre al direttore dell'Unità l'idea di Cuore
per riempire il buco lasciato dall' inserto Tango, e la sua scrittura era la migliore» .

La qualità dei testi rimase sempre un punto forte di Cuore, ma di certo non fu l'unico.
«Con la scrittura era la titolazione. Quando si trattò di raccontare la morte di Pertini, ad esempio, la notizia venne lasciata all'occhiello : il titolo, dissacrante, era "E' ancora vivo
Intini" (esponente storico del Pci, lungamente criticato dalla rivista, ndr)».

La macchina era ben oliata : perchè dunque cessarono le pubblicazioni ?
«Il declino era cominciato già da qualche tempo, quando due dei tre editori deciso di ritirarsi.
L'abbandono poi della direzione di Serra non fece altro che accelerare uno scivolamento già
avviato» .

Riusciremo mai a rivedere in edicola i titoli cubitali della rivista?
«In tanti ci chiedono di tornare a lavorare . E vedendo quello che succede oggi il materiale non
mancherebbe davvero. Chissà, magari un giorno ci sarà un nuovo Cuore».

Di certo il pubblico non mancherebbe.
«Ancora oggi la gente vuole leggere satira. E che piacere, per noi che chiudevamo a sera le
pagine, era uscire e vedere tanti ragazzi che sui mezzi sfogliavano la rivista »

La “pazza” redazione di «Cuore»: Sergio Banali sotto il tavolo.

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